Il miso, una crema a base di soia e cereali fermentati, è uno tra gli alimenti più conosciuti della cucina asiatica, più specificatamente quella Giapponese, ma sempre più conosciuta anche nelle nostre cucine, grazie alla sempre maggiore diffusione della cucina orientale sulle nostre tavole.

Il miso ha un particolare sapore dolce-salato, e viene prodotto dalla fermentazione dei fagioli di soia con sale marino e koji, un fungo giapponese. Spesso il composto viene mescolato al riso, all’orzo e ad altri cereali.

La pasta può fermentare anche fino a uno o due anni, il che fa del miso un alimento super ricco di enzimi.

5 AZIONI BENEFICHE

  1. È ricco di enzimi e fermenti vivi, simili a quelli dello yogurt, il che la rende un prezioso alleato per il benessere intestinale, per il miglioramento della digestione ed il rafforzamento della flora batterica.
  2. È eccezionale per l’alto contenuto di proteine dall’elevato valore biologico e molto digeribili, tutte vegetali, senza quindi l’apporto di colesterolo e di grassi animali, il che lo rende adatto praticamente a tutti.
  3. È un concentrato di sali minerali, che equilibrano il metabolismo e migliorano l’aspetto di pelle e capelli, ed è un’ottima fonte di vitamine del gruppo B, specialmente B12, perfetto quindi per chi non consuma carne.
  4. È uno “spazzino” dei vasi sanguigni, grazie al contenuto di lecitina e di acido linoleico, che favoriscono l’abbassamento dei livelli di colesterolo e il rischio di malattie cardiovascolari. Per questo, il miso può facilmente essere impiegato nella dieta dei cardiopatici o per la prevenzione di ictus. L’elevato contenuto di sali, invece, lo rende inadatto ad essere utilizzato in caso di ipertensione.
  5. È efficace nell’eliminazione delle tossine che l’organismo assorbe a causa dell’inquinamento industriale, in particolare per gli additivi chimici rilevabili nel terreno e nella produzione di alimenti.

La lunghezza del periodo di fermentazione è fondamentale per rendere il miso un cibo così salutare.

MA CHE SAPORE HA IL MISO?

Il gusto, l’aroma, la consistenza e l’aspetto del miso possono variare in base alla regione d’origine e alla stagione di produzione, ma soprattutto incidono la durata e la temperatura della fermentazione, il contenuto del sale, la varietà di koji e il recipiente impiegato per la fermentazione. Per semplificare il tutto, vi diciamo che il sapore del miso cambia in base al tipo di miso.

Le categorie più comuni sono:
miso bianco: Shiromiso
miso rosso: Akamiso
miso misto: Awasemiso

2 TAZZE AL GIORNO PER L’INTESTINO

  • Come tisana: consuma il miso sotto forma di tisana, versandone 1 cucchiaino in una tazza di acqua calda e sorseggiando la bevanda lontano dai pasti. Con 2 tazze al giorno puoi regolare l’intestino.
  • Nelle zuppe: le uniche accortezze per utilizzarlo al meglio nelle zuppe, saranno quelle di non aggiungere sale, poiché il miso è molto saporito e contiene già sale marino, e di aggiungerlo a fine cottura della zuppa, per mantenere vivi i lattobacilli.

 

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