La menopausa è un passaggio soggettivo che ogni donna vive a suo modo.

Anche i sintomi possono essere di diverso tipo: da sintomi fisici come le vampate di calore, con aumento della sudorazione notturna, aumento ponderale, secchezza vaginale; a sintomi psicologici come depressione, ansia, difficoltà di concentrazione, calo del desiderio, irascibilità, sbalzi di umore e spossatezza.

  • È per questi motivi che si ricorre spesso alla terapia ormonale sostitutiva, in modo da limitare le conseguenze della menopausa come l’osteoporosi e i disturbi cardiovascolari. Tuttavia recenti ricerche condotte dal WHI (Women Health Iniziative), ha dimostrato la connessione tra estrogeni e rischio di tumore mammario, in particolare nei casi in cui la terapia venga protratta per più di 5 anni.

È quindi importante che il ginecologo analizzi caso per caso. Non tutte le donne richiedono una terapia farmacologica, ma, qualora sia necessaria, è importante che sia personalizzata in base ad ognuna. Laddove invece sia sufficiente mitigare i sintomi della menopausa, è bene sapere che esistono anche delle cure naturali.

  • Si tratta di piante che contengono fito-ormoni, ovvero ormoni biologici identici in tutto e per tutto agli ormoni naturalmente prodotti dal corpo femminile. Solitamente, per ottenere benefici stabili, i trattamenti con le piante vanno effettuati per periodi lunghi, in quanto le oscillazioni ormonali sono cicliche, e anche se già dopo un mese si possono ottenere dei buoni risultati non bisogna abbandonare le terapie per non ritrovarsi dopo poco tempo nella situazione di partenza. Generalmente l’assunzione dei rimedi fitoterapici a questo scopo è consigliata per periodi non inferiori ai 3/6 mesi.

I fito-ormoni si dividono in fitoestrogeni e fitoprogestinici. I fitoestrogeni a loro volta si dividono in tre famiglie principali: isoflavoni, lignani, cumestani
Vediamo dove possiamo trovarli, e come possiamo utilizzare al meglio queste piante.

1. IL TRIFOGLIO ROSSO

È uno dei rimedi più utilizzati, anche perché considerato sicuro e privo di effetti collaterali. Il trifoglio rosso contiene ben 4 tipi di isoflavoni, ovvero appunto fitoestrogeni naturali: genisteina, daidzeina, biochanina A e formononetina.

Questi ormoni sono in grado di svolgere un’azione benefica sui principali sintomi della menopausa come vampate, sudorazione e secchezza vaginale, e prevengono l’osteoporosi. Il trifoglio rosso, inoltre, può contribuire a contrastare l’aumento di peso e di gonfiore tipico della menopausa.

Simile al trifoglio rosso è la soia con i suoi isoflavoni. Essa però ne contiene solo di 2 tipi, e per di più il corpo impiega molto tempo per assimilarli in quanto li deve digerire prima che siano funzionali. Mentre i principi attivi del trifoglio rosso vengono assimilati dall’organismo molto più prontamente e facilmente in quanto sono già in forma “digerita” e già attiva.

2. LA DIOSCOREA VILLOSA

La dioscorea villosa è una pianta originaria del Centro America, conosciuta anche con il nome di Wild Yam, ed è una radice utilizzata fin dall’antichità per trattare diversi disturbi della sfera femminile. Con l’arrivo della moderna scienza si è scoperto che questo aveva fondamento in quanto in questa radice si trova la diosgenina, sostanza simile al nostro progesterone.

Gli ormoni naturali della dioscorea sono quindi dei fitoprogestinici. Il 90% degli integratori per la menopausa presenti in commercio si preoccupano di fornire solo fitoestrogeni, ma in menopausa gli ormoni che vanno a scemare non sono solo gli estrogeni, ma anche il progesterone. Motivo per cui la dioscorea villosa è tanto preziosa!

Le molecole vegetali di questa pianta stimolano la produzione del DHEA, “l’ormone della giovinezza”, che aiuta le donne ad essere meno stanche, aumenta il desiderio sessuale, stimola il metabolismo basale, migliora l’umore e diminuisce le vampate.

3. AGNOCASTO

L’agnocasto è un estratto naturale da sempre utilizzato per trattare i problemi di natura ormonale: irregolarità del ciclo mestruale, sindrome premestruale importante e disturbi legati alla menopausa.

L’agnocasto infatti agisce sull’equilibrio ormonale, riducendo gli episodi legati alle vampate di calore, alla fame nervosa e alla ritenzione idrica, oltre a regolare il sonno e aumentare l’energia. Questo effetto è dovuto al suo contenuto di flavonoidi, terpeni, e un principio amaro, la castina, che ha virtù calmanti e riequilibranti.

Per ottenere il meglio dal trattamento con l’agnocasto, si consiglia di assumerlo sotto forma di estratto secco a elevata concentrazione.

4. CIMICIFUGA

Un’altra pianta che può aiutare le donne in menopausa è la cimicifuga, diversi studi hanno infatti evidenziato effetti benefici sui principali sintomi che compaiono: vampate, irritabilità, insonnia, tachicardia. Essa aiuta inoltre a non perdere minerali preziosi dalle ossa e quindi a prevenire l’osteoporosi. È di grande aiuto quando viene associata agli isoflavoni della soia. Insieme aiutano a mitigare ansia, spossatezza, gonfiore e aiuta a bruciare il grasso su pancia, fianchi e braccia.

Ha forse un piccolo effetto collaterale che le altre piante non presentano, ovvero in alcune persone può dare dei problemi gastrici.

5. SEMI DI LINO

Consigliatissimi già a partire dalla premenopausa, i semi di lino sono un rimedio molto efficace per il trattamento dei disturbi di origine ormonale. La loro componente oleosa contiene infatti lignani, un tipo di fitoestrogeni appunto.

I semi di lino si possono aggiungere a ogni tipo di piatto, l’importante è macinarli o anche schiacciarli leggermente prima del consumo per farne fuoriuscire la componente oleosa.

 

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