Una vera invasione quella dell’olio di palma nei prodotti alimentari: effettivamente questo grasso viene largamente impiegato in numerosissime preparazioni, ma solo da pochi mesi si trova sotto gli occhi di tutti.
Questo perchè solo dal mese di dicembre dell’anno scorso l’Unione europea ha imposto ai produttori l’obbligo di indicare in etichetta il tipo di materia grassa utilizzata nei prodotti alimentari, al posto della più sibillina indicazione “grassi vegetali”.
Per questo motivo, prestando attenzione alle etichette dei prodotti, ci siamo trovati improvvisamente sommersi da alimenti contenenti questo dibattuto olio. Ma che implicazioni ha l’utilizzo di questa sostanza? È nociva per la salute?
Vediamo perchè è meglio evitarlo.
- Per la SALUTE
Come prima cosa è importante sapere che l’olio di palma contiene un’alta percentuale di grassi saturi: quelli, cioè, peggiori per la salute. In particolare l’assunzione di questo tipo di grassi comporta un innalzamento dei livelli di colesterolo nel sangue, come pure un aumento dell’incidenza di patologie cardiovascolari. Certo bisogna riconoscere che l’olio di palma non è in assoluto quanto di peggio ci sia sul mercato: non sempre, infatti, viene sottoposto al processo di idrogenazione, aspetto che comporterebbe rischi ancora maggiori per la salute, e assunto in modeste quantità non implica gravi pericoli per l’organismo. Ma, quando possibile, è certo meglio evitarlo, preferendo oli più salutari come quello di oliva.
- Per l’AMBIENTE
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