In questo periodo si sente spesso parlare dei semi di chia, nome comune della pianta Salvia hispanica.
In effetti, sono tante le proprietà benefiche che derivano dal loro consumo, ma non bisogna esagerare in quantità: altrimenti si rischia di ottenere l’effetto opposto.

Proprietà benefiche

1. L’aspetto forse più interessante e apprezzato è il loro elevato contenuto di Omega 3 e 6, in una forma altamente assimilabile.

Si tratta di due tipi di acidi grassi indispensabili per il nostro organismo, in particolare in quanto:

  • Innalzano i livelli del cosiddetto colesterolo “buono” nel sangue, il quale a sua volta è utile nel prevenire le malattie cardiovascolari, mantenendo pulite le pareti arteriose e svolgendo un’attività antiossidante;
  • Svolgono un’efficace azione antinfiammatoria e favoriscono l’equilibrio del sistema immunitario;
  • Aiutano il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale.
2. Sempre dal punto di vista nutrizionale, questi semi sono ricchi anche di tante altre sostanze importanti per il nostro benessere, tra cui vitamine, proteine, sali minerali e fibre vegetali.
Particolarmente interessante è la presenza, all’interno di ogni singolo semino, di tutti gli amminoacidi essenziali, vale a dire quelli che il nostro organismo non è in grado di produrre da sé e deve pertanto assumere per mezzo di fonti esterne.

Si tenga presente, però, che le proteine così come contenute all’interno dei semi non risultano facilmente assimilabili dall’organismo: da questo punto di vista è più indicata l’assunzione della farina ottenuta da questi semi.

 

3. Altro motivo per cui spesso vengono consumati i semi di chia è il desiderio di perdere peso. Nonostante questi piccoli chicchi non siano affatto ipocalorici, infatti, possono essere comunque sfruttati da chi punta a dimagrire grazie alle loro efficaci proprietà sazianti: assorbendo molta acqua, aiutano a combattere il senso di fame che può manifestarsi tra un pasto e l’altro nel corso della giornata.

 

Limitazioni

Ora che abbiamo visto le preziose potenzialità di questi semi, è importante fare presenti anche quelli che possono essere considerati i loro limiti, scoprendo quali sono le situazioni in cui la loro assunzione sarebbe da controindicarsi.

  • Problemi a livello intestinale
Il notevole assorbimento di acqua da parte di questi semi può essere utile in quanto limita il senso di fame, ma quando eccessivo può essere causa di disturbi come rallentamenti a livello dell’intestino e conseguente fermentazione, gonfiore addominale e costipazione.

È sconsigliato il consumo di semi di chia a chi soffre di diverticolosi, in quanto questa patologia richiede di limitare l’assunzione di fibre.

 

  • Modificazioni della pressione arteriosa

I semi di chia possono avere come effetto quello di abbassare la pressione arteriosa: chi soffre di pressione bassa dovrebbe evitarne l’assunzione, o assumerli solo in modeste quantità.

 

  • Effetti anticoagulanti

Allo stesso modo, l’assunzione di semi di chia è sconsigliata a chi assume farmaci anticoagulanti su base giornaliera: gli Omega 3 contenuti al loro interno possono infatti potenziarne eccessivamente l’effetto.

 

  • Interazioni con i farmaci per la cura del diabete
Infine, altri farmaci con cui i semi della Salvia hispanica possono interagire negativamente sono quelli utilizzati nel trattamento di pazienti diabetici: assumendo i due in contemporanea si rischia di ottenere un’eccessiva diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue, rischiando così di incorrere in situazioni di ipoglicemia.

 

Dopo averli visti sotto tutti questi aspetti, possiamo dire che i semi di chia sono indubbiamente un alimento ricco, prezioso e sotto molti punti di vista benefico. Ciò non significa però che si possa esagerare con il loro consumo (la dose massima giornaliera non dovrebbe superare i 25 grammi), o immaginare che non presentino controindicazioni: la scelta migliore, anche in questo caso come in tanti altri, è quella della misura.

 

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