Il Cardo mariano (Silybum marianum) è una pianta diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, dove cresce spontaneamente. Deve il suo nome, “mariano”, alla credenza che sia stato utilizzato come riparo dalla Sacra Famiglia durante la fuga dall’infanticidio ordinato da Re Erode. Si dice che le sue foglie, dalle tipiche striature bianche, siano rimaste macchiate per sempre dal candore dal latte della Madonna mentre allattava Gesù. Vediamo ora le proprietà del Cardo mariano, noto depurativo benefico per il fegato.

Cardo Mariano: depurativo dalle tante proprietà

Conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà antiinfiammatorie, decongestionanti e galattogene (stimola infatti la produzione di latte materno grazie ad un complesso di fitoestrogeni). Il Cardo mariano è utilizzato ancor oggi come rimedio contro le intossicazioni causate dalle tossine di alcuni funghi velenosi grazie proprio alle sue famose proprietà disintossicanti.

I suoi benefici sono numerosi, molti di essi contribuiscono alla depurazione dell’organismo. In particolare il Cardo mariano aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e la glicemia, oltre a promuovere la diuresi e la depurazione dell’intestino e del fegato. Ed è proprio per il fegato che il cardo mariano è considerato un vero e proprio toccasana naturale.

Benefici per il fegato dal Cardo Mariano

Il cardo mariano è infatti il rimedio fitoterapico più utilizzato per migliorare la funzionalità del fegato e favorirne la depurazione. Deve le sue proprietà detossificanti e protettive del fegato alla Silimarina, una sostanza contenuta nei fiori e nei semi della pianta, Questa favorisce la funzionalità epatica e migliora la salute del fegato.

Il fegato è un organo che svolge numerose funzioni, tutte molto importanti per il benessere dell’organismo, come ad esempio la produzione della bile e la sintesi degli amminoacidi. In particolare, questo organo ha il compito di depurare l’organismo da scorie e tossine che si accumulano nel corpo a seguito del consumo di alcolici, farmaci, di cibo poco salutare o a causa dell’inquinamento ambientale e del fumo.

Data la sua azione depurativa è molto importante mantenere il fegato sano ed efficiente, in modo che non risulti mai affaticato, e permettergli così di svolgere al meglio le sue funzioni.

Dopo lunghi trattamenti farmacologici, o dopo lunghi periodi in cui ci si sente appesantiti e affaticati, può essere utile ricorrere a rimedi naturali per ridare la giusta energia al fegato. Tra le sostanze naturali più utilizzate per migliorare la salute epatica e per depurare il fegato c’è il Cardo mariano.

La sostanza fondamentale: la Silimarina

Il Cardo mariano può essere assunto come tintura madre, integratori specifici, decotti o tisane. Il suo consumo consente di migliorare la funzionalità epatica e dare nuova energia al fegato, per compiere al meglio il suo importante compito depurativo. In particolare la Silimarina contenuta nel Cardo:

  • Favorisce l’attività metabolica delle cellule epatiche, stimolando la loro attività depurativa e favorendo la depurazione del fegato.
  • Promuove la rigenerazione dei tessuti epatici, attraverso la stimolazione della produzione di nuove cellule. In questo modo permette un ringiovanimento della ghiandola epatica e una maggior protezione dai danni futuri.
  • Riduce l’ingresso di sostanze tossiche nel fegato attraverso una modifica della membrana cellulare degli epatociti.
  • Ha un’azione antiossidante che permette di limitare i danni alle cellule epatiche causati dai radicali liberi.

Il Cardo mariano è quindi un valido rimedio fitoterapico. Sia per il supporto della funzionalità e della salute del fegato, sia in caso di sofferenze importanti causate da malattie come epatiti, cirrosi, intossicazioni e altre patologie epatiche, anche croniche.

Possibili controindicazioni

Il Cardo mariano è ben tollerato e non risultano casi di gravi effetti negativi o tossici. Se assunto in alte dosi può causare però effetti collaterali legati soprattutto al sistema gastrointestinale (effetto lassativo, difficoltà digestive, nausea, vomito).