Secondo le più recenti ricerche scientifiche avere una vita meno sedentaria e più attiva è la chiave per la felicità. Lo sport, anche praticato per pochi minuti alla settimana, migliora la salute di mente e corpo. Rende il fisico più tonico e resistente, ma è anche un’ottima fonte di buonumore. Vediamo come lo sport può servire al benessere psico-fisico, e quanto occorre praticarne.

Lo sport migliora il benessere psico-fisico

La primavera è esplosa fuori dalle nostre finestre, dandoci nuova energia. Questo è il momento perfetto per abbandonare il divano, su cui ci siamo cullati in questi ultimi mesi. Dedichiamoci all’attività fisica, ancora meglio se all’aperto.

Lo sport infatti migliora il nostro umore e ci fa sentire più felici. Chi non si è sentito appagato e soddisfatto alla fine di una bella passeggiata in montagna o dopo una lunga pedalata? Oppure inaspettatamente più sveglio ed energico dopo un allenamento impegnativo?

Secondo una ricerca dell’Università del Michigan pubblicata sul Journal of Happiness Studies, che ha preso in esame i dati di 23 studi già esistenti, chi svolge una vita attiva ha il 53% di probabilità in più di definirsi felice. Questa scende al 30% per chi ha una vita meno attiva e diminuisce progressivamente con l’aumentare della sedentarietà.

Questi effetti sono dovuti al rilascio di molecole legate al benessere, in particolare la serotonina e le endorfine. Queste contribuiscono alla salute mentale generando un senso di soddisfazione e un miglioramento generale dell’umore. Promuovendo il rilascio di queste molecole lo sport ci permette di essere più appagati e felici.

Avere una vita meno sedentaria contribuisce così al benessere psicofisico. Contribuisce a migliorare oltre la salute dell’apparato muscolare, cardiocircolatorio e polmonare, anche la qualità della vita, riducendo l’insonnia, l’ansia e i sintomi tipici della depressione.

Sport sì, ma quanto?

Bastano pochi minuti di attività fisica per vedere i primi risultati sull’umore, ma i tempi variano a seconda dell’età. Per una persona anziana possono bastare 10 minuti alla settimana per migliorare la qualità della vita. Mentre per chi è più giovane i tempi dedicati allo sport devono essere maggiori per ricavarne benefici. Non resta che sperimentare per trovare lo sport e il ritmo giusti per star bene.

Da diversi studi è emerso che bisogna considerare non solo l’età ma anche la corporatura per valutare i benefici mentali che lo sport può apportare a chi lo pratica. Il peso corporeo infatti gioca un ruolo importante. I dati raccolti dicono che i giovani che praticano sport una volta a settimana, rispetto ai coetanei che non lo fanno, hanno una probabilità di migliorare il proprio umore superiore di 1,4 volte se sono normopeso, mentre se sono in sovrappeso questa probabilità sale a 1,5 volte.

Non serve esagerare

Ricordiamoci però che è molto importante dedicare il giusto numero di ore alla pratica sportiva senza esagerare. Anche lo sport, come ogni medicina, va infatti praticato nella giusta quantità ed è sbagliato pensare che aumentare lo sforzo o la frequenza di allenamento sia sempre benefico e salutare.

Che l’attività scelta sia la danza, la corsa, la camminata veloce, la bicicletta e via dicendo, bisogna sapere che lo sforzo improvviso, così come quello eccessivamente prolungato, causa il rilascio di fattori di stress che possono peggiorare il nostro umore invece di migliorarlo. Secondo una ricerca pubblicata su Lancet il tempo limite di allenamento è di 3 ore, andando oltre l’effetto antistress si inverte.

Nello sport allora, più che la quantità, è fondamentale la costanza dell’allenamento: meglio 30 minuti 3 volte a settimana che un solo allenamento intensivo e stancante fatto saltuariamente.

Non serve esagerare, gli studi infatti dicono che oltre i 150-300 minuti di attività fisica alla settimana non vi siano ulteriori miglioramenti sull’umore.