Le api mellifere sono conosciute in tutto il mondo per la loro produzione di miele e di altri prodotti quali la cera, il polline e il propoli. La loro importanza nell’equilibrio degli ecosistemi, per l’agricoltura e per la salute del nostro pianeta è riconosciuta ormai da molti anni.
Ma la loro caratteristica più particolare, che ha attirato l’attenzione di molti ricercatori, è la loro complessa struttura sociale unita alla capacità di lavorare esclusivamente per il bene della colonia. Fintanto che dimostrano una stupefacente capacità di adattamento ai cambiamenti esterni ed improvvisi che possono avvenire. Questa loro abilità ha incuriosito i ricercatori che studiandone il cervello hanno scoperto interessanti meccanismi che si mettono in opera quando le api cambiano le loro abitudini.
Come spiegato nel libro “L’intelligenza delle api” di Menzel e Eckoldt, le api sono infatti capaci di modificare la loro mansione durante il corso della vita a seconda delle necessità della colonia. In particolare, molto interessante è il comportamento delle api mature, che solitamente svolgono la funzione di bottinatrici, cioè di raccoglitrici di polline, ma che nel momento del bisogno sono capaci di cambiare mansione e tornare a essere delle nutrici, come lo erano in gioventù.
Questo cambiamento di ruoli sociali innesca un processo rigenerativo del cervello, che subisce delle vere e proprie modifiche mentre loro riapprendono il vecchio compito. Ripreso il ruolo di nutrici lo svolgono in maniera più efficiente proprio in virtù della loro maturata esperienza ed età.
IMPARIAMO DALLE API E ABBRACCIAMO IL CAMBIAMENTO
Proprio come le api anche noi possiamo innescare questi processi di ringiovanimento del nostro corpo e del nostro cervello. Tutti noi sappiamo che più si invecchia più le funzioni cognitive rallentano e vanno incontro a un sempre maggior declino. Recenti studi hanno dimostrato che le attività quotidiane che noi svolgiamo nel corso della nostra vita possono accelerare o rallentare questo processo.
La maggior parte di noi sogna una vita tranquilla dopo aver superato i 50 anni, e si adagia nella quotidianità e nella calma, limitando le sorprese o i grossi cambiamenti. Gli studi hanno però evidenziato che chi si lascia trascinare dalle novità e dall’improvvisazione, seguendo il suo istinto, rimette in moto sistemi di rigenerazione cellulare del corpo e del cervello.
Svolgere nuove attività accende anche in noi processi di adattamento che ringiovaniscono le connessioni neuronali, in particolare è importante rimanere sé stessi e provare a riprendere hobby e passioni abbandonate in gioventù in cui eccellevamo. In questo modo attiviamo anche a livello psicologico un’energia positiva che ci aiuta nel cambiamento. Anche le attività manuali, creative o sportive sono consigliate per il nostro benessere psicofisico ed è provato che ci aiutano a rimanere giovani, attivando il cervello e mantenendolo dinamico.
Le api non programmano la loro vita, ma seguono i cambiamenti e si adattano di volta in volta a secondo della necessità del momento. In questo modo ci insegnano che bisogna essere disposti al cambiamento, ad abbracciare la novità e l’avventura senza volerci a tutti i costi cambiare, imparando ad accettarci così come siamo. Seguire sempre la nostra attitudine personale e i nostri desideri porta all’attivazione di questi processi rigenerativi e ci permette di ringiovanire.
Ricordiamoci allora, che in ogni momento della vita possiamo cambiare e dedicarci a qualcosa di nuovo e stimolante, che può migliorare il nostro l’umore e permettere al nostro cervello di mantenersi giovane proprio come fanno questi laboriosi insetti. L’importante è concentrarsi su sé stessi e sui propri desideri ed essere sempre disposti a rimettersi in gioco.