Nelle antiche medicine di Cina, Giappone e India si conosceva bene il potere curativo di alcune specie di funghi, che non a caso venivano usati per trattare una serie di malattie più o meno gravi. Nel mondo occidentale è invece da poco che si stanno imparando a conoscere le doti curative dei funghi, e anche le ricerche scientifiche sono sempre più attente a valutarne i possibili benefici per la salute.

Si chiama infatti micoterapia, la disciplina che suggerisce l’uso dei principi attivi dei funghi medicinali allo scopo di migliorare la nostra salute. In Italia un riferimento in tal senso può essere l’Associazione italiana fungicoltori (AIF).

In particolare sono 4 i funghi su cui recenti ricerche si sono concentrate, perché hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci nel trattamento di determinate patologie.

1. REISHI

Il Ganoderma lucidum, o Reishi, è forse il fungo orientale più conosciuto e utilizzato anche in Occidente. È conosciuto da tempo per le sue proprietà terapeutiche tanto da essersi guadagnato il soprannome di “fungo dell’immortalità”.

  • Molto apprezzato per le sue tante proprietà: è immunostimolante, antiossidante, antinfiammatorio, antibatterico e antivirale, riduce stress, ansia e sensazione di stanchezza, protegge il fegato, regola colesterolo, glicemia e pressione del sangue, e diminuisce la reazione dell’organismo di fronte alle allergie. Quest’ultima caratteristica è dovuta al fatto che in questo fungo sono presenti gli acidi ganoderici (triterpeni) che limitano la produzione di istamina. Ma è sorprendente pensare che il Reishi contenga oltre 150 sostanze bioattive (tra cui aminoacidi, vitamine e minerali), utili a diverse funzioni del nostro organismo.

Inoltre il Ganoderma Lucidum è un rimedio estremamente sicuro dato che, dalle ricerche effettuate, non sono stati mai riscontrati effetti collaterali.

Il Reishi è attualmente al centro dell’interesse della scienza anche per le virtù antitumorali che sono state confermate da diverse ricerche tra cui quella effettuata dall’Università Bellarmine in Kentucky che ha scoperto che i polisaccaridi e le saponine presenti nella proliferazione cellulare di questo fungo sono in grado di favorire la morte delle cellule del cancro ai polmoni.

2. SHIITAKE

  • Lentinus erode il suo nome scientifico, è usato contro il gonfiore intestinale o per casi di ipercolesterolemia, artrosi, affezioni virali, influenza, eczema e patologie tumorali.

Lo Shiitake ha un elevato valore nutrizionale: contiene tutti gli aminoacidi essenziali, ma anche eritadenina, un aminoacido unico che si ritiene abbia un effetto ipocolesterolemizzante, e grandi quantità di polisaccaridi tra cui il Lentinano, strutturalmente un beta-glucano, con spiccate e provate proprietà medicinali. Contiene inoltre vitamina D, e vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B12), oltre che minerali, tra cui ferro, manganese, potassio, calcio, magnesio, rame, fosforo e zinco.

Nella medicina tradizionale cinese, lo shiitake è usato per problematiche legate al metabolismo dei lipidi e per l’influenza. Inoltre, si ritiene che ravvivi il sangue, elimini la fame e curi il comune raffreddore. Si dice che stimoli l’energia vitale primordiale che anima il corpo e lo connette al cosmo vivente, secondo la tradizione orientale. Data l’alta considerazione in cui è tenuto, era solo una questione di tempo prima che gli scienziati ne verificassero le proprietà medicinali.

3. HERICIUM

L’hericium erinaceus, chiamato criniera di leone o pon pon bianco, si identifica molto facilmente per via della sua caratteristica forma a cascata da cui emergono le spore bianche.

  • L’Hericium erinaceus favorisce la digestione e rigenera la mucosa gastrica difendendo da gastrite e ulcera, ed è noto per le sue proprietà immunostimolanti. Oggi è al centro delle ricerche sulla protezione e rigenerazione del sistema nervoso centrale, ed è considerato nella terapia di appoggio a gravi malattie neurologiche. Questo fungo medicinale è d’aiuto contro stress e ansia, depressione, deficit della memoria e della concentrazione, un vero toccasana per i nervi tesi. Sembra che aiuti anche ad evitare l’insorgenza di malattie degenerative legate all’avanzare dell’età, come Alzheimer e Parkinson. Una ricerca del 2014 ha infatti confermato l’efficacia di questo fungo con test di laboratorio.

4. MAITAKE

  • La Grifola frondosa, ricca di polisaccaridi e betaglucani, vitamine e sali minerali, ha azione saziante e dimagrante. È un fungo medicinale che riduce infatti il rischio di sindrome metabolica e contrasta aumento di peso e obesità, accumulo di grasso nel fegato e nei tessuti, ipercolesterolemia, diabete e iperglicemia. In commercio si può trovare il fungo essiccato.

All’inizio degli anni ’80 un micologo Giapponese della Kobe Pharmaceutical University studiando il Maitake, arrivò alla conclusione che i polisaccaridi contenuti nel Maitake avevano una struttura particolare e unica che lo rendono particolarmente potente, tra i più potenti studiati fino a quel momento. Il Maitake contiene sostanze come minerali, tra cui potassio, ferro, magnesio, amminoacidi, vitamine del gruppo B, e vitamina D.

 

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