Come e perché mangiare più SOIA

Versatile e gustosa nelle mille forme in cui può essere consumata, la soia è un legume tradizionalmente consumato nel mondo orientale che ora si diffonde anche qui, in particolare nelle diete vegetariane e vegane, grazie al suo apporto di proteine.

Il consumo di questo alimento è interessante non solo per coloro che cercano un sostituto dei prodotti animali: oltre a essere nutriente, possiede provate proprietà antitumorali nei confronti di determinate tipologie di cancro.

Cosa contiene la soia

Uno degli aspetti più interessanti della soia è la sua ricchezza in proteine: essa è composta per il 40% del suo peso da proteine vegetali, dall’alto valore biologico e con una composizione bilanciata di aminoacidi. A differenza di quelle di altri legumi, le proteine della soia sono anche facilmente digeribili.

La percentuale di grassi contenuti nella soia è di circa il 20%, la maggior parte dei quali appartiene alla categoria degli acidi grassi insaturi: tra questi l’acido linoleico e quello oleico, indispensabili per il benessere dell’organismo. In più, la soia presenta un elevato contenuto di vitamine del gruppo B, come pure di ferro e di potassio.

Quali sono le proprietà della soia

Grazie alle numerose sostanze che contiene, la soia è in grado di svolgere interessanti proprietà sull’organismo.

La soia è ricca di fitoestrogeni: tali ormoni, associati alla presenza di isoflavoni, si rivelano molto utili per combattere i disturbi tipici dell’arrivo della menopausa, quali vampate di calore, palpitazioni, insonnia, come pure i disturbi dell’umore.

Diversi studi hanno dimostrato come la presenza di fitormoni nella soia, in particolare nelle sue forme fermentate, si sia rivelata utile nel ridurre il rischio di sviluppare il cancro della mammella nelle donne, e il cancro alla prostata negli uomini.

I grassi insaturi e le fibre contenute all’interno della soia fanno sì che il suo consumo abbassi i livelli del cosiddetto colesterolo cattivo nel sangue, favorendo il benessere del sistema cardiocircolatorio.

 

Derivati della soia

L’uso prolungato e diffuso della soia presso le popolazioni dell’estremo Oriente ha generato numerosi derivati di questo legume.

Ormai noto anche nel mondo Occidentale, il latte di soia è una bevanda ottenuta dalla spremitura dei semi del legume stesso, a cui vengono aggiunte alcune sostanze come vitamine e sali minerali. Il pregio di questa bevanda è, a differenza del latte vaccino, la sua elevata digeribilità, oltre chiaramente ai benefici derivanti dal consumo di soia.

Nella forma di germoglio, la soia contiene una maggiore concentrazione di vitamine e minerali, e si rivela dunque un ottimo integratore naturale. Ciò purché sia stato sottoposto a una lunga fermentazione.

Il tofu può essere considerato una sorta di formaggio vegetale, più semplice da digerire rispetto alle versioni di origine animale. Può essere consumato crudo all’interno di insalate, ma anche fritto, affumicato o all’interno di zuppe.

L’olio ricavato dalla soia può rivelarsi un ottimo sostituto degli oli tropicali. Ricco di acidi grassi, ha un sapore interessante che ben si presta a condire a crudo gli alimenti; lo stesso non si può dire invece per l’impiego in frittura, in quanto possiede un basso punto di fumo.

Prodotti ottenuti dalle proteine di soia isolate

Oltre ai derivati della soia che abbiamo appena visto, in commercio si può trovare tutta una serie di prodotti ottenuti isolando e in seguito processando le proteine della soia: barrette proteiche, hamburger, bistecche e altro ancora. Nonostante possano apparire interessanti per via del loro contenuto in proteine, questi prodotti sembrano non essere altrettanto genuini come gli altri derivati della soia, e vi sono pure alcuni studi che dimostrano una connessione tra un elevato consumo di tali prodotti e una maggiore incidenza di cancro.

Meglio quindi limitarsi a consumare la soia in forme più naturali.

 

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