La Vitamina D è fondamentale per la salute, caratteristica peculiare è che viene sintetizzata quando ci si espone al sole. Vediamo di seguito quali sintomi comporta una carenza di Vitamina D e in quali alimenti la si può trovare maggiormente.

Molto importante per la salute delle ossa, la Vitamina D permette di fissare il calcio. In questo modo previene il rachitismo nei bambini, permettendo un corretto sviluppo della struttura scheletrica, ed evita lo sviluppo di osteoporosi negli anziani.

Ma la Vitamina D è fondamentale anche per il corretto funzionamento del sistema immunitario. Una sua carenza è collegata a un maggior rischio di sviluppare malattie autoimmuni, Alzheimer e Diabete. Oltre a una maggior incidenza di problemi cardiocircolatori come infarto e ictus.

Vitamina D ed esposizione al Sole

Questa importante vitamina viene prevalentemente sintetizzata dalla pelle quando è esposta direttamente ai raggi solari. Rimanere al chiuso per molte ore o vestirsi con abiti troppo coprenti possono causare una carenza, così come abusare di alcol o sostanze stupefacenti.

Importantissimo allora sfruttare la bella stagione per esporre viso e braccia alla luce diretta del sole per almeno 10 minuti al giorno, ricordandosi di usare sempre la protezione solare per proteggersi dai danni solari. Alcuni studi hanno evidenziato una minor incidenza di tumori, a parte quelli della pelle, nelle popolazioni più esposte ai raggi solari. Questo suggerisce che la Vitamina D abbia una capacità di prevenzione sullo sviluppo tumorale, cosa che si sta cercando di indagare attraverso numerose ricerche.

Alimenti ricchi di Vitamina D

Un terzo del fabbisogno giornaliero di Vitamina D proviene dalla dieta. È possibile trovarne in particolare in:

  • Pesce azzurro: tonno, salmone, sardine, aringhe… L’olio di fegato di merluzzo è un ottimo integratore di Vitamina D.
  • Latte e derivati: in particolare lo yogurt.
  • Uova e fegato: sono ricche fonti di questa importante vitamina.
  • Fagioli, frutta secca e verdure a foglia verde, come spinaci e cavolo nero, anche se negli alimenti di origine vegetale il contenuto comincia ad essere minore.
  • Latte vegetale come latte di soia, di mandorla, di avena sono in genere appositamente addizionati con vitamina D.

Carenza di Vitamina D: i sintomi

Anche se l’integrazione di Vitamina D attraverso l’alimentazione è minima rispetto alla produzione da parte della pelle, il consumo di questi alimenti permette di scongiurare il rischio di una carenza che può portare allo sviluppo di diversi problemi come denti più deboli e suscettibili allo sviluppo di carie, deformazioni ossee e gonfiore alle giunture accompagnati da crampi e spasmi muscolari.

Se si sospetta una carenza è bene rivolgersi al proprio medico che saprà indicare se è necessaria un’integrazione della Vitamina D.

È importante sapere che anche un suo eccesso è dannoso per l’organismo e può portare a nausea, costipazione, debolezza, confusione, deposito di calcio nei tessuti e problemi renali.