Nell’immaginario comune è facile pensare che chi dorme troppo, oltre a non pigliare pesci, rischia anche di mettere su qualche chilo in più; ma non altrettanto immediato risulta credere che lo stesso possa capitare a chi dorme troppo poco.

Eppure, alcuni recenti studi sembrano confermare proprio questa seconda situazione.

In qualche modo sapevamo che dormire poco, male e in compagnia dell’irrequietezza, porta il cervello a compensare con il cibo il piacere del rilassamento mancato. 

  • Adesso, uno studio svolto da un Istituto di Ricerca di Ottawa, mostra come vi sia una correlazione tra numero di ore che impieghiamo dormendo e variazioni nel peso corporeo.
La ricerca è stata effettuata su 293 adulti e condotta nell’arco di circa sei anni: in questo tempo, tutti i partecipanti hanno registrato un aumento di peso, ma si è osservato che, innanzitutto, coloro che riferivano di dormire meno di 6, o più di 9 ore a notte, tendevano ad accumulare una maggiore quantità di grasso viscerale rispetto a chi avesse una media di 7-8 ore di sonno a notte.
Inoltre, si è notato che in corrispondenza di cambiamenti spontanei nel numero di ore di sonno, in particolare nel passaggio da un arco di riposo troppo breve ad uno adeguato (da meno di 6 ore alle 7-8 ore di riposo), si registrava invece un inferiore accumulo di grasso rispetto agli altri soggetti.

Pertanto, un mutamento delle abitudini in questa direzione risulta indipendente ed inversamente associato ad un aumento del peso.

 

  • Un secondo interessante studio mostra invece come sembri esserci una correlazione tra privazione di ore di sonno e comportamenti alimentari. Questo rapporto esercita un’influenza sulla regolazione neuro-ormonale legata a questi ultimi.
In particolare, la ricerca è stata condotta su 33 soggetti di peso normale; a un primo gruppo è stato richiesto di dormire 9 ore a notte, mentre al secondo solamente 4 ore.
Dopo sei giorni si è provveduto a misurare l’attività cerebrale che si sviluppava mostrando uno stimolo visivo di cibo ai soggetti dei due gruppi, e si è osservato che i soggetti che avevano riposato per minor tempo presentavano un’attività superiore rispetto all’altro gruppo; nel dettaglio, si trattava di un’attività cerebrale legata all’elaborazione di stimoli gratificanti.
Di conseguenza, l’abitudine di dormire poche ore per notte rischia di portare a un consumo di cibo in eccesso e a un conseguente aumento di peso.

Chiaramente, tutti questi aspetti saranno da approfondire ulteriormente in futuro con dei nuovi studi, ma già da adesso è possibile trarre un prezioso insegnamento: cercare, per quanto le circostanze ce lo concedano, di dormire un minimo di 7-8 ore a notte.
Il momento del riposo è molto importante, non solo per quanto riguarda gli aspetti legati al peso corporeo, ma anche per tanti altri elementi rilevanti della nostra vita, a partire dalla nostra salute psicofisica!

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