Gli asparagi sono verdure originarie dall’Asia, conosciute dai romani già dal 200 a.C. La varietà più diffusa è quella verde, ma ne esistono anche di bianchi (che germogliano interamente sotto terra senza vedere la luce del sole) e di viola.

Sono ortaggi primaverili molto interessanti dal punto di vista nutrizionale in quanto:

  • ricchi di sali minerali, in particolare magnesio e potassio, molto utili per la funzionalità di cuore e muscoli
  • contengono vitamine A, C, E che potenziano il sistema immunitario
  • abbondano di vitamina B12 e acido folico svolgendo un’azione protettiva del sistema nervoso

Hanno un alto contenuto di fibre che, assieme all’inulina, aiuta la salute del nostro organismo e il transito intestinale. A questo si associa il basso contenuto calorico (25 calorie per 100 gr) che li rende molto indicati come verdure da consumare durante la dieta. Tanto più che inserirli nella propria alimentazione risulta molto facile perché si prestano a essere cucinati in molteplici modi: crudi, al forno, lessi, al vapore, con le uova, gratinati o con i gamberetti, come condimento di risotti o consumati da soli.

Azione diuretica e drenante

Tra le loro molteplici ed interessanti caratteristiche una delle più apprezzate è quella diuretica compiuta grazie alla presenza di purine che, nel nostro organismo, originano l’acido urico il quale aiuta a ridurre il ristagno di liquidi favorendone l’eliminazione attraverso l’urina. In questo modo vengono eliminate, insieme ai liquidi in eccesso, anche le scorie ottenendo così contemporaneamente un’azione depurativa e drenante.

Per questi motivi aggiungere gli asparagi alla propria alimentazione, oltre ai vantaggi nutritivi sopracitati, consente di ridurre il gonfiore addominale e di limitare la formazione di cellulite.

Alla loro funzione diuretica collabora anche l’amminoacido Asparagina, contenuto in abbondanza in queste verdure e capace di irritare l’epitelio renale favorendo in questo modo la diuresi. Questo amminoacido è un utile indicatore della salute e della funzionalità dei reni: se sono sani ritroviamo l’Asparagina nelle urine già 15 minuti dopo l’assunzione degli asparagi; la sua presenza è facilmente riconoscibile dal forte odore che conferisce all’urina.

Grazie a questo effetto sulla diuresi e alla presenza di saponine e polifenoli gli asparagi aiutano ad abbassare la pressione sanguigna. Mentre la rutina in essi contenuta, rafforza le pareti dei capillari migliorando la circolazione sanguigna. In questo modo si ha un effetto protettivo anche a livello del sistema cardiocircolatorio.

Qualche controindicazione

Nonostante i numerosi pregi nutritivi e salutistici di questa verdura stagionale bisogna controllarne l’assunzione in alcune circostanze.

Sono sconsigliati alle persone che soffrono di patologie renali (come nefropatie o calcoli renali), gotta, cistite, prostatite e malattie reumatiche e articolari a causa del loro alto contenuto di purine. In particolare nei malati di gotta l’acido urico, prodotto dal metabolismo di queste purine, causa un aumento della presenza di tale acido nel sangue. Questo porta a un aumento della concentrazione di acido urico e della sua cristallizzazione a livello articolare aggravando i sintomi della malattia.

Molta attenzione devono prestare anche gli individui allergici a aglio, porro o cipolla in quanto l’asparago fa parte della stessa famiglia, quella delle Liliacee.

Se si soffre di allergia o intolleranza all’acido acetilsalicilico è bene sapere che queste verdure verdi ne contengono in buone quantità ed è quindi da evitare il loro consumo.

 

Queste informazioni hanno carattere puramente divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il consiglio del medico. I curatori di queste informazioni non si assumono alcuna responsabilità per eventuali conseguenze derivanti da un uso diverso da quello puramente divulgativo.