D’estate il caldo e l’afa ci fanno sentire deboli, stanchi e senza energie. In risposta cerchiamo alimenti per ritrovare energie, ma spesso facciamo scelte sbagliate. Vediamo i cibi da evitare quando fa caldo e siamo stanchi, e gli alimenti che ci aiutano a ritrovare vitalità.

Caldo: perché ci fa sentire stanchi e deboli

Il nostro organismo deve mantenere costante la sua temperatura corporea, intorno ai 36/37°C, per poter esplicare tutte le sue funzioni vitali in modo ottimale. Proprio per questo motivo quando fa molto caldo si suda.

Il corpo infatti utilizza l’acqua sulla superficie della pelle così che questa, evaporando, possa abbassare la temperatura interna e mantenerla nei termini accettabili. Ma, quando c’è un’elevata umidità esterna, il sudore non evapora e l’organismo ne risente.

In caso di afa allora l’organismo, provandole tutte per mantenere costante la temperatura corporea, dilata i vasi sanguigni per aumentare la dispersione di calore, questo però causa un abbassamento della pressione che ci fa sentire deboli e poco reattivi.

Ad acuire questa sensazione contribuisce il sudore prodotto, attraverso il quale perdiamo acqua e sali minerali, in particolare potassio e magnesio, fondamentali per la trasformazione di nutrienti in energia, per la contrazione, la reattività muscolare e la trasmissione degli impulsi nervosi.

Cibi che non ricaricano (e fanno ingrassare)

Stanchi e accaldati è normale cercare del cibo per “tirarsi su”. Solitamente si ricorre a fonti di carboidrati come dolci, pane, pizzette e focacce. Questo perché il corpo quando è fiacco cerca energia rapida, pronta all’uso. Gli alimenti ricchi di zuccheri, come i carboidrati, sono comodi perché i loro nutrienti vengono scomposti e assorbiti velocemente donando energia immediata. Purtroppo questa dura poco, creando un circolo vizioso di stanchezza e fame, difficile da spezzare.

Infatti la grande disponibilità di zuccheri aumenta la glicemia stimolando il rilascio di insulina, l’ormone che regolarizza i livelli di zucchero nel sangue. L’aumento di insulina abbassa questo livello e ci si sente nuovamente stanchi.

Allo stesso modo vanno evitati cibi processati e ricchi di sale, così come gli alcolici, perché aumentano il rischio di disidratazione.

Caldo e spossatezza: scegli alimenti energetici

Abbiamo visto che per combattere il caldo è meglio evitare carboidrati e cibi ricchi di zuccheri e sale. Ma quali sono invece i cibi consigliati in estate?

La spossatezza si può combattere a tavola, consumando alimenti capaci di fornire energia prolungata e di ristabilire l’equilibrio idrico e salino dell’organismo.

  • A merenda scegli il frullato:

Bere molto è fondamentale per reintegrare i liquidi persi col sudore ed evitare la disidratazione. L’acqua è l’ideale, rinfrescante e dissetante, ma è possibile aiutarsi a bere di più attraverso tisane, centrifugati e spremute di frutta di stagione. Con qualche cubetto di ghiaccio e realizzati con yogurt o latte (anche vegetale) possono sostituire facilmente la merenda a base di gelato, poco nutriente e molto calorico.

  • Frutta sotto l’ombrellone:

Che si scalino fresche montagne o ci si tuffi tra le onde del mare il consiglio è quello di recuperare le energie perse mangiando frutta di stagione, anche sotto forma di frullato. Due o tre frutti al giorno permettono di reintegrare l’acqua e i sali minerali persi, in particolare magnesio e potassio, e di fare il pieno di vitamine e antiossidanti, come il Betacarotene contenuto nella frutta gialla, arancione e rossa, molto utile per l’abbronzatura e per proteggere la pelle dai raggi UV o le vitamine del gruppo B fondamentali per evitare il senso di spossatezza, combattere la pressione bassa e ritrovare le energie.

  • Sempre un contorno di verdure crude:

Lo stesso discorso della frutta vale per le verdure di stagione. Ne vanno consumate due porzioni al giorno da almeno 200 gr (peso crudo). Tra le migliori per l’estate troviamo il cetriolo che, costituito per il 96% di acqua, aiuta a reidratare la pelle e ha azione diuretica e il pomodoro, ricco di carotenoidi per stimolare la produzione di melanina.

  • Non dimenticare gli amminoacidi:

Aggiungere al menù del giorno carne magra, legumi o pesce è fondamentale per assumere la giusta quota di proteine e quindi di amminoacidi, come il triptofano che aiuta a combattere la stanchezza e migliora l’umore stimolando la produzione di serotonina.