Alcuni sono conosciuti e consumati regolarmente, tanti altri sono meno diffusi ma altrettanto benefici per l’organismo: stiamo parlando dei semi germogliati, alimenti caratterizzati da un sorprendente contenuto di sostanze nutritive e di enzimi metabolici.
Con il processo di germinazione vi è un incredibile aumento di vitamine, sali minerali e acidi grassi essenziali contenuti nel seme; la qualità delle proteine migliora, così come pure la biodisponibilità delle diverse sostanze nutritive.
Tutti i germogli, inoltre, sono una potente carica di energia.
 
Quali scegliere
Praticamente tutti i semi possono essere fatti germogliare: i più conosciuti sono quelli di soia, che si trovano facilmente anche al supermercato, mentre tanti altri possono essere fatti germogliare in casa e poi consumati. In linea generale, tutti i semi germogliati stimolano e migliorano la digestione, possiedono proprietà antiossidanti ed esercitano una funzione drenante sull’organismo.
Ecco alcuni esempi di germogli e delle loro proprietà, e qualche consiglio su come prepararli in casa così da averne sempre a disposizione.
1. Germogli di soia – menopausa
Indubbiamente i più diffusi e consumati.
Contengono elevate quantità di proteine, fibre e sali minerali come ferro e potassio. La presenza della lecitina li rende ottimi per rafforzare le pareti arteriose e mantenerle pulite, oltre a favorire l’abbassamento dei livelli di colesterolo cattivo. Il contenuto di estrogeni li rende inoltre utili per contrastare i disturbi della menopausa.
2. Germogli di alfa alfa – reumatismi ed artrite
Più correttamente chiamati germogli di erba medica, questi semi sono tra i più ricchi e completi dal punto di vista nutrizionale, contenendo tutti gli aminoacidi essenziali e un gran numero di sali minerali e vitamine. Le loro proprietà antinfiammatorie li rendono particolarmente indicati per coloro che soffrono di reumatismi e di artrite; essi vantano inoltre proprietà toniche e ricostituenti.
3. Germogli di grano saraceno – tiroide
Oltre agli effetti benefici a livello dell’apparato cardiovascolare, grazie alla presenza della rutina, i semi di grano saraceno germogliati possiedono proprietà disinfettanti e operano un’attività normalizzatrice a livello della tiroide.
4. Germogli di lenticchia – attività fisica
I germogli di lenticchia presentano un contenuto molto elevato di proteine altamente digeribili, pari a circa il 25% del loro peso; sono particolarmente ricchi di ferro e si rivelano utili per coloro che compiono notevoli sforzi fisici.
 
5. Germogli di avena – influenza
Questi germogli sono l’ideale per il periodo invernale. Oltre a rinforzare il sistema immunitario, svolgono anche una funzione mucolitica: in grado, cioè, di sciogliere il muco e accelerarne l’espulsione dall’organismo. Contribuiscono inoltre a ridurre l’indice glicemico nel sangue.
6. Germogli di fagiolo azuki – stanchezza
L’azuki è un tipo di fagiolo dal colore rosso, molto diffuso nell’Estremo Oriente. I suoi germogli, dalle proprietà rinfrescanti e reidratanti, contengono un’elevata percentuale di vitamine del gruppo B, utili per combattere la sensazione di stanchezza e di spossatezza.
Come coltivarli in casa
Per preparare in casa i vostri germogli dovete innanzitutto procurarvi un contenitore di vetro e i semi, preferibilmente biologici.
I semi dovranno essere immersi in acqua la prima notte, mentre di giorno bisognerà procedere a sciacquarli 2-3 volte al giorno, così da evitare la formazione di muffe; per il resto del tempo andranno tenuti al buio in un armadio, dopo aver coperto il contenitore con un pezzo di tessuto bianco a trama larga.
Per sicurezza si può utilizzare direttamente un germinatore, la cui struttura è progettata appositamente per evitare il ristagno dell’acqua e quindi eliminare ogni rischio di muffe.
Dopo circa 3 giorni i vostri semi inizieranno a germogliare e saranno pronti per essere consumati.
Queste informazioni hanno carattere puramente divulgativo e non sostituiscono in alcun modo il consiglio del medico. I curatori di queste informazioni non si assumono alcuna responsabilità per eventuali conseguenze derivanti da un uso diverso da quello puramente divulgativo