Il Kimchi è un piatto tipico della cucina coreana che si ottiene attraverso la fermentazione del cavolo cinese e di verdure come il daikon e i cipollotti, con l’aggiunta di diverse spezie come zenzero e peperoncino. Nato dall’esigenza di conservare a lungo le verdure, la ricetta del Kimchi varia molto a seconda della zona della Corea in cui la pietanza viene preparata e alla stagione dell’anno, tanto che si contano più di 200 diverse ricette. Questo piatto non manca mai sulle tavole coreane, è infatti considerato l’accompagnamento perfetto per piatti di carne, pesce o riso ma viene utilizzato anche nella preparazione di zuppe e stufati. Vediamo le proprietà e la ricetta del Kimchi fatto in casa.
Kimchi: proprietà di un superfood
Il Kimchi dal 2013 è stato inserito nella lista dei cibi patrimonio dell’umanità. Viene considerato dai nutrizionisti un superfood grazie alle caratteristiche nutrizionali e ai benefici che il suo consumo apporta all’organismo. Non per niente il popolo coreano, che lo mangia quotidianamente, è tra i più longevi del mondo.
Infatti, grazie alle verdure che sono alla base della sua preparazione, il Kimchi è ricco di vitamine (A, B, K, E) e di sali minerali, mentre ha un apporto calorico modesto. Le verdure sono inoltre fonte di fibre che aiutano a regolarizzare l’attività intestinale. Gli altri ingredienti hanno virtù benefiche interessanti, come l’aglio che riduce i livelli di colesterolo cattivo favorendo il benessere cardiovascolare, o l’immancabile peperoncino che ha una forte attività antiossidante.
Ma ciò che rende questo piatto “super” è il suo alto contenuto di probiotici, dovuti alla lunga fermentazione. In particolare il Kimchi è ricco di lattobacilli, di cui abbondano anche miso e yogurt, che apportano benefici non solo all’intestino ma a tutto l’apparato digerente, favorendo la digestione e rinforzando il sistema immunitario e prevenendo lo sviluppo di alcune forme tumorali.
La ricetta per farlo in casa
Questa antica ricetta si può preparare facilmente in casa. La preparazione richiede un po’ di tempo ma una volta pronto il Kimchi si può conservare a lungo. In alternativa è possibile assaggiarlo in qualsiasi ristorante coreano o comprarlo già pronto nei negozi specializzati in cibi etnici.
Come preparare il Kimchi
- 1 cavolo cinese (o cavolo verza)
- 2 carote
- 2 daikon
- 5 cipollotti
- 1 cipolla
- 2-3 spicchi di aglio
- 10 gr peperoncino
- Sale fino
- 45 gr zenzero fresco
- 25 gr farina di riso
- 30 gr zucchero di canna
- 250 ml di acqua.
Per prima cosa tagliare il cavolo cinese in pezzi spessi circa 3 cm e metterlo in una ciotola con acqua e sale. Lasciarlo riposare per un’ora.
Nel frattempo preparare la salsa di riso mettendo l’acqua, lo zucchero di canna e la farina di riso a scaldare in un pentolino fino ad ottenere una consistenza gelatinosa. Aggiungere quindi al composto cipolla, aglio e zenzero fresco tritati.
Tagliare le carote, i cipollotti e il daikon a striscioline e condirle con la salsa precedentemente ottenuta. Aggiungere il peperoncino rosso in scaglie.
Riprendere il cavolo cinese e sciacquarlo bene sotto l’acqua corrente per togliere il sale in eccesso. Dopo averlo scolato, aggiungerlo alle altre verdure piccanti e mescolare bene.
Infine porre il preparato in un barattolo ben chiuso, precedentemente sterilizzato, e lasciare fermentare il Kimchi per almeno 5 giorni lontano da fonti di luce diretta, o per due settimane in frigorifero, prima di consumarlo.
Come conservare il Kimchi
Finito il periodo di fermentazione il Kimchi si conserva in frigorifero per anche un anno. Più a lungo viene lasciato fermentare più forte e deciso sarà il suo sapore.